GEOSWIM - 250 km a nuoto per studiare la morfologia delle coste istriane

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l'UMFVG seguirà passo passo, o meglio bracciata dopo bracciata, Stefano Furlani, ricercatore presso il Dipartimento di Matematica e Geoscienze (DMG) dell'Università degli Studi di Trieste, ideatore ed organizzatore di un inedito progetto che lo vedrà percorrere 250 km di coste istriane tra la Croazia, la Slovenia e l'Italia... il tutto interamente a nuoto.

Stefano, partito ieri 2 luglio da Sisan (Croazia) ha intenzione di raggiungere Trieste dopo 26 giorni in acqua, sfruttando le possibilità scientifiche offerte dallo swim surveying. L'obiettivo, oltre all'impresa sportiva, è quello di studiare la costa a falesia tipica di quest'area, e per questo difficilmente accessibile da terra. Nuoterà tenendosi a pochi metri dalla costa avendo a disposizione 3 videocamere, di cui 2 sotto il livello dell'acqua, un GPS, un profondimetro, un anemometro, una bussola ed altre attrezzature da rilevatore. Tutto l'equipaggiamento sarà montato su un barchino, dal peso di poco più di tre chilogrammi, che Stefano trainerà da solo durante tutta l'impresa.

Rilievi di questo tipo, fino ad ora, sono stati sempre eseguiti in maniera puntuale su queste coste, mentre manca una visione di insieme della morfologia della zona intertidale e del solco marino, quest'ultimo l'obiettivo principale di questo inedito studio in quanto marker del livello del mare di epoche passate. La sua presenza, per quanto noto, è costante intorno a 50 cm di profondità in tutta l'area istriana, mentre si approfondisce a circa 2 metri sotto il castello di Duino, nella parte più settentrionale del Golfo di Trieste. Maggiori informazioni sono reperibili a questo link per quanto riguarda l'evoluzione del livello del mare negli ultimi 2000 anni, mentre per conoscere quali siano gli studi in atto legati alle morfologie carsiche costiere della zona intertidale suggeriamo questo link (documento pdf).

l'UMFVG ha deciso di appoggiare e seguire questa iniziativa fornendo a Stefano un supporto meteo previsionale quotidiano, per permettergli di decidere al meglio come affrontare le singole tappe. Per seguire l'avventura è possibile collegarsi alle pagine Facebook di GEOSWIM e seguire gli aggiornamenti su Twitter

Un grande in bocca al lupo a Stefano quindi, anche se in questi casi ci starebbe più un augurio di tipo marino (pensate alle balene...), e un mare di complimenti a questa iniziativa sportiva e scientifica fatta di preparazione, esperienza e, soprattutto, di grande passione personale nei confronti del proprio mare e della propia terra.

VAI STEFANO !!!!

 

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